Pos obbligatorio, gli esercenti si adeguano ma chiedono commissioni inferiori

Pos obbligatorio, gli esercenti si adeguano ma chiedono commissioni inferiori

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - L'importo della commissione varia dallo 0,90 all'1,20% e può essere molto penalizzante in relazione al valore della transazione.

E’ scattato l’obbligo di accettare pagamenti elettronici per negozianti e professionisti: dal 30 giugno chi si rifiuta di porgere il Pos rischia multe di 30 euro più il 4% del valore della transazione. La decisione più che dividere mette tutti d’accordo sul fatto che il vero problema dei pagamenti elettronici sia l’importo delle commissioni, che variano in base ai contratti sottoscritti con gli istituti bancari, alle carte di credito utilizzate dal cliente e, ovviamente, dal valore della transazione.

Il maggior malcontento si registra tra i rivenditori di sali e tabacchi, che sulle vendite con aggi si trovano più penalizzati.

Chi ha molto a che fare con i turisti sa che il Pos ormai è una necessità.

Dello stesso avviso anche la categoria dei tassisti.

Intanto Confcommercio sta portando avanti la richiesta della gratuità per i micropagamenti e la proroga del credito d’imposta sulle commissioni.