Si intascava contributi europei: imprenditore arrestato, deve scontare 17 anni in carcere

Si intascava contributi europei: imprenditore arrestato, deve scontare 17 anni in carcere

Redazione

di Redazione

CARRARA - Dopo tre anni di latitanza è stato individuato, estradato e arrestato un noto imprenditore carrarese accusato di estorsione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e bancarotta fraudolenta.

Si tratta di Flavio Lazzini, 62 anni, già condannato da più tribunali italiani. Su di lui pendeva un provvedimento della Procura di Massa del marzo 2020. Doveva espiare 17 anni di carcere per reati economici finanziari. Da allora si era persa traccia. E’ stato trovato in Svizzera lo scorso dicembre e nella giornata di ieri è stato estradato e preso in consegna dalla Polizia di Frontiera a Chiasso. Negli ultimi anni si era trasferito anche in Brasile. Adesso è in carcere a Milano.

Due le indagini della Guardia di Finanza di Massa-Carrara che hanno incastrato l’imprenditore, nel 2009 e nel 2016. In un caso, venne accertato che Lazzini, in qualità di amministratore di una società di edilizia dichiarata fallita nel 2007, aveva ricevuto indebitamente un contributo europeo per un importo pari a oltre 809mila euro, simulando la volontà di ampliare e sviluppare l’azienda attraverso l’acquisto e la ristrutturazione di un capannone industriale a Carrara. Ottenuto il contributo però, non realizzava l’investimento immobiliare, appropriandosi di parte dell’erogazione pubblica per oltre 741mila euro, sottratte dalle casse della società e fatte transitare su un proprio conto corrente personale.