Imprese caute sul 2023: timori per inflazione e calo della domanda

Imprese caute sul 2023: timori per inflazione e calo della domanda

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Dopo un 2022 positivo resiste il clima di fiducia tra le imprese di Lucca, Massa e Pisa per il 2023. Ma con forti timori per fattori come l'inflazione, i costi e il personale. Il quadro è emerso da uno studio della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.

Nel 2022 sono cresciuti fatturati e occupazione per le imprese delle provincie di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Le attese per 2023 restano positive. Ma con diversi motivi di preoccupazione. Questo il quadro che emerge in sintesi dal sondaggio “ClimaImpresa” realizzato a metà giugno dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest. Pur in un conteso generale omogeneo, le singole province viaggiano a velocità diverse. 

A Lucca nel 2022 il 59% delle imprese intervistate ha registrato un aumento del fatturato. Di queste quasi il 40% con variazioni a doppia cifra. Solo il 18% ha subito una riduzione. Per il 22% il giro d’affari è rimasto stabile. Il saldo aumenti-diminuzioni risulta quindi positivo del 41%. Si sono abbassati tuttavia i margini di guadagno a causa dell’aumento dei costi nonostante più della metà delle aziende abbia dovuto rialzare i prezzi di vendita.

Nella provincia di Massa-Carrara invece solo il 48% delle imprese ha fatturato di più, di queste solo il 20% è cresciuta a doppia cifra. Il 24% ha stretto meno affari e il 28% è rimasto stabile. A conti fatti, il saldo aumenti-diminuzioni si attesta quindi al 24%. Lucca arriva invece al 41%.

E il 2023? Le imprese lucchesi sono ottimiste. Il 70% prevede di crescere o rimanere stabile. C’è meno fiducia tra quelle apuane. Quasi una su tre si aspetta di lavorare di meno. Comuni invece motivi di preoccupazione. Per tutti in testa c’è l’aumento dei costi e l’inflazione. Seguito dai timori per un calo della domanda, le difficoltà a trovare personale e la carenza di liquidità.

Preoccupazione raccolte dal Presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini, che afferma: “E’ necessario attivare tutte quelle iniziative che, pur all’interno di un quadro di finanza pubblica molto complesso, puntino a stimolare la domanda interna e a ridurre la pressione sul fronte dei costi.”