La satira domina le mascherate di gruppo

La satira domina le mascherate di gruppo

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Se la satira politica è pressoché scomparsa dalle grandi costruzioni di prima e seconda categoria del Carnevale 2024, eccola riapparire nei temi delle mascherate di gruppo, dove sono stati diversi gli artisti che hanno scelto la politica, soprattutto internazionale, come tema delle proprie costruzioni

E’ così per Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi – che esordiscono nella categoria dopo la retrocessione dello scorso anno – propongono la loro “Camaleontici, l’abilità nel mutare” dove i big della scena internazionale sono visti come camaleonti in grado di trasformarsi a seconda delle situazioni.

Anche Stefano Di Giusto sceglie la politica, in questo caso nostrana, con il suo P.A.C.E. Popolo armato con entusiasmo. Il tema è l’invio di armi nei conflitti, coni leader italiani dietro a un Biden a cavallo dell’atomica.

La guerra in Ucraina e i suoi protagonisti, Putin e Zelensky scortati da un esercito di soldati giocattoli sono il tema principale nella reinterpretazione dello Schiaccianoci di Giacomo Marsili.

Anche Giampiero Ghiselli ha come tema la guerra ma in questo caso il tentativo dell’umanità di mantenere la sanità mentale di fronte ai suoi orrori e così, su progetto di Maria Chiara Franceschini, ha preso forma la mascherata “In equilibrio sopra la follia”.

Guerra come divoratrice di risorse nella mascherata di Edoardo Ceragioli, con la tavola del Turpe imbandita di tutte le ricchezze della Terra.

Le debolezze umane e la necessità di nascondersi dietro alle maschere per mostrarsi reali solo in rare occasioni sono i temi della mascherata di esordio di Michelangelo Francesconi che con la sua “Il volto sincero dell’umanità” fa il suo esordio in categoria forte della promozione dello scorso anno dalle maschere isolate.

E’ al sogno e all’immaginazione che dedicano la loro costruzione Vania Fornaciari e Roberto de Leo, invitando tutti ad indossare il naso da clown e ad unirsi sotto il tendone del circo per entrare nel mondo fantastico e sfuggire alle brutture del presente.

E’ invece un messaggio di speranza e di Pace quello lanciato da Silvano Bianchi che, reinterpretando il famoso bacio di Klimt nel suo “Insieme sotto lo stesso cielo”, invita a considerare la diversità come ricchezza per creare un futuro di armonia e comprensione reciproca.