Gorfigliano riabbraccia la “sua” Madonnina del Cavatore

Gorfigliano riabbraccia la “sua” Madonnina del Cavatore

Guido Casotti

di Guido Casotti

MINUCCIANO - Dopo la sosta forzata del 2020 e l'edizione in tono minore del 2021, Gorfigliano si prepara a riabbracciare la tradizionale Festa della Madonna del Cavatore giunta quest'anno alla 75esima edizione, ovvero ai tre/quarti di secolo.

 

La prima volta ci riporta indietro nel tempo all’immediato dopoguerra: era il lontano 1947. Da allora è trascorso tanto tempo ma la manifestazione, così sentita e tanto attesa in questo spicchio di Alta Garfagnana, ha mantenuto intatto il suo fascino e la sua profonda connotazione religiosa. Terra di cavatori, Gorfigliano, che tanto ha dato anche in termini di vite umane. Lo testimonia ampiamente la stele in marmo con tanti, troppi nomi di giovani che hanno perduto la vita nell’assolvere il loro duro lavoro. La manifestazione avrà il suo clou sabato sera con la discesa della Madonnina del Cavatore dal Bacolaio dove resta per tutto l’anno. Ad attenderla, finalmente dopo tre anni, in località Segheria ci sarà di nuovo tanta gente: i gorfiglianesi ma anche persone provenienti da altre zone della Garfagnana e della provincia in generale. Una breve cerimonia religiosa nella piccola ma bellissima cappellina e una preghiera a protezione dei cavatori che a fine serata l’accompagneranno a spalla fino alla chiesa parrocchiale. Poi ad un certo punto si farà buio sulla Valle dell’Acqua Bianca con le sole maestose apuane a fare da suggestiva parete. Sarà il momento degli spettacolari fuochi d’artificio che ormai dagli anni ’90 fanno da cornice alla Festa. La manifestazione proseguirà poi la domenica mattina alle 11 con la Santa Messa sempre alla Segheria e poi nel tardo pomeriggio la bianca effige della Santa Vergine riprenderà la via dei monti e delle cave di marmo. Da lassù a proteggere i cavatori e anche tutti noi che ne abbiamo tanto bisogno in questi tempi folli e duri.