La Vinaria per la prima volta nel Centro Storico di Lucca

La Vinaria per la prima volta nel Centro Storico di Lucca

Guido Casotti

di Guido Casotti

CICLISMO - Il ritorno de La Vinaria, la ciclostorica ideata da Roberto Lencioni, alias Carube, che unisce ciclismo, storia ed enogastronomia in una tre giorni rilassante ma al contempo formativa.

 

Il  programma della sesta edizione della Vinaria si è sviluppato in una tre giorni iniziata venerdì 19 agosto, quando in mattinata. Marlia ha aperto ai mercatini vintage e agli stand dei vari sponsor. Nel pomeriggio rivisitazione di una storica corsa del ciclismo amatoriale sul percorso chiamato Parigi con gli atleti a misurarsi sulle salite di Segromigno. A fine manifestazione il ritorno al mercato, dove nel frattempo erano accorsi i truck dello street food. Nella giornata di sabato un’altra iniziativa del tutto inedita, la pedalata con bici e-bike organizzata in collaborazione con Enel Green Power. Un percorso che ha seguito la dorsale del Brennero e ha portato i partecipanti in visita alle due centrali idroelettriche del territorio sull’asse fluviale del Serchio: quella di Pian della Rocca e quella di Vinchiana. Due strutture decisive dal punto di vista energetico ma al contempo dotate di inestimabile valore architettonico. Un sodalizio di importanza capitale, quello tra La Vinaria ed Enel. La manifestazione è proseguita poi nel pomeriggio, dedicato all’esposizione di una mostra di auto d’epoca, in attesa della corsa vera e propria che si è svolta domenica 21 agosto con partenza dallo storico mercato di Marlia alle 8,30. Tre i percorsi disegnati e designati: per le famiglie, un tracciato pianeggiante di 17 chilometri, “il divino”, con suggestivi scorci di paesaggio e punti di ristoro lungo il percorso, ed infine “l’intrepido”, itinerario di 79 chilometri per gli avventurosi che non temono le salite arrivati a contemplare un panorama mozzafiato dalla catena montuosa capannorese, oltre che a visitare luoghi a forte connotazione mitica, come la famosa “quercia delle streghe”.